Appartengono al reticolo idrico superficiale i canali e i corsi d’acqua che siano rappresentati nelle carte catastali e/o nelle cartografie ufficiali (IGM, CTR, DBT), anche non più attivi. Una volta proceduto alla ricognizione del reticolo idrico superficiale è necessario classificare i canali e corsi d’acqua in:
A. Naturali:
- i corsi d’acqua iscritti negli elenchi delle acque pubbliche
- i corsi d'acqua di origine naturale estesi verso monte fino alle sorgenti, anche se interessati da opere ed interventi di sistemazione idraulica realizzati dalla pubblica amministrazione o con finanziamenti pubblici
B. Artificiali:
- i canali di bonifica realizzati dalla pubblica amministrazione direttamente o mediante i Consorzi di Bonifica
- i canali realizzati come opere idrauliche dalla pubblica amministrazione o con finanziamenti pubblici
- tutti gli altri canali da individuare come demaniali in base ad una specifica disposizione normativa
- canali privati.
Nella Tavola 1 è stato individuato l’intero reticolo idrografico e, nell’attribuzione delle competenze, è stato definito quello minore sulla base delle disposizioni della D.G.R. n. 7/7868 del 25.01.2002 e s.m.i.. In particolare, i corsi d’acqua inseriti nel reticolo idrico minore rispondono ad almeno uno dei seguenti criteri:
- sono individuati come demaniali nella cartografia catastale;
- sono stati oggetto di interventi di sistemazione idraulica con finanziamenti pubblici;
- sono rappresentati nella cartografia ufficiale (C.T.R. e I.G.M.);
- sono classificati pubblici e inseriti in specifici elenchi ai sensi del T.U. n. 1775/1933.
Per l’individuazione del reticolo idrico, oltre chea un rilievo diretto eseguito a piano campagna, sono state utilizzate sia le mappe del catasto terreni (N.C.T.) che quelle del cessato catasto disponibili presso gli uffici del Comune di Verolavecchia. Definendo e cartografando la rete idrografica è stata operata una logica semplificazione, escludendo da qualsiasi reticolo i canali funzionali ai singoli fondi agricoli (canali aziendali) all’interno dei quali la presenza d’acqua è solo saltuaria (stagione irrigua) o occasionale (eventi meteorici); al contrario, sono stati evidenziati quei corpi idrici la cui funzionalità idraulica e/o idrogeologica è elemento distintivo e/o di tutela per il territorio.
Il reticolo idrico presente sul territorio comunale è sinteticamente definito (in funzione della relativa competenza) nei seguenti elenchi:
Elenco 1
RETICOLO PRINCIPALE di COMPETENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA (allegato A della DGRL 01.10.2008 n. 8/8127)
BS001 Fiume Oglio
BS060 Fiume Strone
Elenco 2
RETICOLO MINORE di COMPETENZA DEL COMUNE DI VEROLAVECCHIA
VRV01 Acqua Troce
VRV02 La Testa
VRV03 Rio Fenilbasso
VRV04 Rio Lusignolo
VRV05 Roggia Aiguetta
VRV06 Roggia Arrivabene
VRV07 Roggia Cesaresca
VRV08 Roggia Mulino
VRV09 Roggia Provaglia
VRV10 Roggia Ugona
VRV11 Scolmatore dell’Acqua Troce
VRV12 Seriola Molino
VRV13 Vaso Fiume
VRV14 Vaso Lusignolo
Il R.I.M. Reticolo Idrico Minore è stato approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n° 35 del 27.07.2009 ed è stato pubblicato sul B.U.R.L. n° 6 in data 09.02.2011 (Data efficacia)